Trama e criticaTrama: Dopo aver tentato inutilmente di esercitare svariate professioni, Virgil Starkwell decide di diventare rapinatore, ma finisce subito in carcere. Dopo un fallito tentativo di evasione, Virgil si vede aumentare la pena di due anni. Ottenuta la libertą condizionata, lo sfortunato rapinatore si innamora di Louise, una giovane che aveva tentato di scippare. Virgil tenta un colpo in banca ma viene arrestato. Ben presto riesce ad evadere, sposa Louise e lavora come spedizioniere. Una collega scopre il suo passato e lo ricatta. Virgil la uccide e scappa al sud. Organizza una nuova rapina in banca ma viene arrestato. Evaso per la seconda volta, Virgil tenta di rapinare un amico, che lavora per l'FBI. In carcere, illustra ad un intervistatore i vantaggi della vita criminale. Critica da "Il Mereghetti 2000": Primo lungometraggio di Allen, e capolavoro del suo primo perioco. Articolato come la parodia di un documentario televisivo, con tanto di interviste ai testimoni, distrugge di fatto ogni coerenza logica e narrativa. Le gag visive (Virgil che entra in un negozio di animali per svaligiarlo e ne esce inseguito da un gorilla) convivono con quelle legate a un pił originale gusto dellassurdo e del paradosso portato alle estreme conseguenze (le discussioni tra cassieri e direttori sullortografia del messaggio con cui Virgil avverte che si tratta di una rapina) e con luomorismo verbale per cui Allen sarą celebre («Dopo 15 minuti avevo capito di amarla per leternitą, e dopo mezzora avevo completamente rinunciato allidea di rubarle la borsetta»). Qualche lungaggine solo nella parodia dei film carcerari come io sono un evaso. Luso beffardo dei materiali darchivio (con molto vetriolo sugli Usa degli anni Cinquanta) anticipa Zelig. In Italia venne distribuito solo dopo Il dittatore dello stato libero del Bananas. |
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Tratto da Il Mereghetti Dizionario dei Film - Pubblicazione amatoriale, non si intende violare nessun copyright |
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