Scena1 |
Alvy Singer |
Woody Allen |
Annie Hall |
Diane Keaton |
Tony Lacey |
Paul Simon |
|
Tony
Lacey presenta ad Alvy Singer (WA) ed Annie Hall la sua fantastica villa californiana. |
Tony Lacey |
La casa è molto grande, veramente. C'è tutto. Sauna,
Jacuzzi, tre campi da tennis. Sapete di chi era? Di Nelson Eddy, originariamente. E sapete
chi, poi, ci ha abitato? |
Alvy Singer |
Chi? |
Tony Lacey |
Charlie Chaplin. |
Alvy Singer |
Ohibò. |
Tony Lacey |
Prima che lo
accusassero di attività antiamericane. (...) |
Annie Hall |
Mamma, che bella questa
saletta di proiezione. Veramente, molto bella. |
Tony Lacey |
Eppoi, quanto a New
York, cè un'altra cosa. Se vuoi andare al cinema, devi fare la fila per entrare. |
Annie Hall |
Sì. |
Tony Lacey |
Pure se piove, pure se
si gela dal freddo. |
Annie Hall |
Sì. |
Tony Lacey |
Qui invece... |
Ragazza in bianco |
Ci ho visto La grande illusione, qui, laltra
sera. |
Alvy Singer e Annie Hall insieme |
Ah, sì? |
Uomo sul sofà |
Un gran bel film, se
sei su in alto. (...) |
Annie Hall |
È magnifico. Cioè,
guardano film dalla mattina alla sera. |
Alvy Singer |
Sì, e un po alla
volta invecchi e infine muori. Mi spiego, è importante fare un piccolo sforzo, di tanto
in tanto. |
Scena2 |
Alvy Singer |
Woody Allen |
Annie Hall |
Diane Keaton |
Rob |
Tony Roberts |
|
Rob |
Hai appuntamento con
Annie e sei in ritardo, mi pare. |
Alvy Singer (WA) |
No, tuttaltro. Mancano ancora dieci o dodici minuti.
Ci dobbiamo vedere davanti al Cinema Beekman. Qui a
due passi. |
Davanti al
cinema un uomo lo ferma, riconoscendolo come un personaggio televisivo |
Uomo |
Com'è che si chiama? |
Alvy Singer |
Sono... io?... io sono
Robert Redford. |
Uomo |
Ma vada là! |
Alvy Singer |
Alvy Singer. Molto gentile da
parte sua. Grazie di... di tutto. |
|
(... Annie Hall arriva al cinema) |
Annie Hall |
Siamo di cattivo umore,
a quanto pare. |
Alvy Singer |
Di cattivo umore? Sono
circondato da gente che sembrano comparse del Padrino! |
|
(... Fanno la fila per andare a vedere L'immagine
allo specchio di Ingmar Bergman con
Liv Ullmann) |
Alvy Singer |
È già cominciato il
film? |
Cassiere |
Da un paio di minuti. |
Alvy Singer |
Addio. Lasciamo stare. Ce lo
siamo giocati. |
Annie Hall |
Per due minuti, Alvy! |
Alvy Singer |
No, mi dispiace, non
posso. Ce lo siamo giocati. Io non entro a metà film. |
Annie Hall |
A metà film? Ci siamo
persi solo i titoli di testa. Tanto sono in svedese. |
Alvy Singer |
Andiamo a pigliarci un
caffè, 'sto paio dore. Aspetteremo il prossimo spettacolo. |
Annie Hall |
Due ore? Ma sei matto.
Io entro. Entro lo stesso. |
Alvy Singer |
Va', va' pure.
Arrivederci. |
Annie Hall |
A questora
potremmo essere dentro, anziché qui fuori a litigare, ti rendi conto? |
Alvy Singer |
Ehi, non restiamo qui,
però, a litigare davanti a tutti, perché mi vergogno. |
Annie Hall |
D'accordo, Daccordo, d'accordo,
che cosa vuoi fare? |
Alvy Singer |
Non so. A te... ti va
di andare a un altro cinema? Allora andiamo a vedere Il dolore e
la pietà. |
Annie Hall |
Oh dai, l'abbiamo già
visto. Non sono dell'umore adatto, poi, per un documentario di quattr'ore sui crimini
nazisti. |
Alvy Singer |
Mi... mi... mi
dispiace. Non riesco a... Io, vedi, un film devo vederlo proprio dallinizio.
Dall'inizio alla fine. Perché... perché, io, sono anale. |
Annie Hall |
H-hh, è un gentile
eufemismo per dire quel che sei. |
Alvy Singer
(WA) e Annie Hall alle prese con unaragosta |
Alvy Singer |
Su... Mettila a
lessare. |
Annie Hall |
Non posso. Non sono
capace di buttare una cosa viva nellacqua bollente. |
Alvy Singer |
Da qua. Dalla a
me. Ci penso io. Del resto se laspetta. Che si credeva, che la portassimo al cine? |
Alvy Singer
(WA) e Annie Hall parlano de loro passato |
Alvy Singer |
Dennis, dunque... eh?
Un ragazzo di provincia, eh? Uno che ti dava appuntamento davanti a un cine, al sabato
sera. |
Annie Hall |
Oh, Dio, avresti dovuto
vedermi... allora. |
Alvy Singer (WA) |
Io non... non credo che
sopporterei una serata amabile... non so se mi spiego. Ho la tendenza, io, a diventare
troppo amabile... poi dolciastro, stucchevole... e poi fradicio, alla fine. Mi spiego, non
è... non mi fa bene |
|
al... |
Annie Hall |
D'accordo. Non vuoi
andare al party. Allora, che si fa? |
|
(Vanno in una sala cinematografica a rivedere Il
destino e la pietà. Si vedono file di profughi e una
didascalia che recita «Gli ebrei guerrafondai e i plutocrati parigini scappano con il
loro oro e i loro gioielli», mentre uno speaker dice queste cose in tedesco) |
Scena3 |
Alvy Singer |
Woody Allen |
Rob |
Tony Roberts |
|
Alvy Singer (WA) |
Mi spiego, anche da piccolo io mi
buttavo sulle donne sbagliate. Credo che sia questo, il mio problema. Quando la mamma mi
portò a vedere Biancaneve, tutti
quanti erano innamorati di Biancaneve. Io no. Io mi innamorai subito della Regina Cattiva. |
(Annie Hall
prende le sembianze della Regina Cattiva, Alvy Singer le sta accanto, anchegli in
figura di cartone) |
Regina Cattiva |
Non
ci divertiamo più, tu e io. |
Alvy Singer
(in cartone animato) |
Come puoi dire questo? |
Regina Cattiva |
Posso,
sì! Tu non fai che darmi il pilotto, e che devo |
|
migliorare
me stessa, e che qua, e che là. |
Alvy Singer
(in cartone animato) |
Sei sconvolta, ecco tutto. Forse avrai le tue cose. |
Regina Cattiva |
Io
non ho le mestruazioni! Io sono un cartone animato. Non posso essere stravolta, una volta
ogni tanto? |
Interviene
anche Rob in figura di cartone. |
Rob |
Max,
tu devi scordarti di Annie. Conosco un sacco di donne che potresti frequentare. |
Alvy Singer
(in cartone animato) |
Non voglio frequentare nessunaltra donna. |
Rob |
Ho
la ragazza, Max, che fa per te. Te ninnamorerai, vedrai. È una giornalista... |
Scena4 |
Alvy Singer |
Woody Allen |
Annie Hall |
Diane Keaton |
|
Annie Hall e AIvy Singer (WA) a
letto dopo essere andati al cinema a vedere Il dolore e la pietà di Marcel
Opbuls. |
Alvy Singer (WA) |
Ragazzi, gli uomini
della Resistenza francese erano veramente valorosi, mi spiego? Gli toccava ascoltare
Maurice Chevalier che cantava, cantava. |
Annie Hall |
Non so, tante volte mi
chiedo come reagirei, io, sotto la tortura. |
Alvy Singer |
Tu? Scherzi? Se solo la
Gestapo si mettesse a tagliuzzare i tuoi vestiti, gli diresti tutto, tu! |
Annie Hall |
Quel film mha
fatto sentire in colpa. |
Alvy Singer |
Eh, già. Era quello
che voleva. |
Alvy Singer |
Annie era tornata a New
York. Viveva a Soho con un tale. E, quando l'incontrai, lo stava trascinando, nientemeno,
a vedere Il dolore e la pietà. Cosa
chio considerai come un trionfo mio, personale. |
Scena5 |
Alvy Singer |
Woody Allen |
Annie Hall |
Diane Keaton |
Uomo fila cinema |
Russel Horton |
|
Alvy Sinyer (WA) |
C'è poi... cè quell'altra battuta
importante per me di solito attribuita a Groucho Marx... ma io credo che risalga a
Freud, quando parla del motto di spirito e dei rapporti fra le barzellette e l'inconscio.
Dice... cito a memoria... dice... hm... parafraso... dice: «Non accetterei mai di far
parte di un circolo che accettasse fra i suoi soci uno come me». Questa è la battuta
chiave della mia vita dadulto per quanto riguarda i miei rapporti con le donne. |
Nellatrio di un
cinema Alvy Singer e Annie Hall stanno facendo la fila per entrare. |
Un uomo della fila
(rivolto a una sua amica) |
Abbiamo visto lultimo film
di Fellini, martedì scorso. Non è dei suoi migliori. Gli manca una struttura coerente.
Sai, hai la sensazione che non lo sappia neanche lui quello che vuole dire. Naturalmente,
io, per me, lho sempre considerato un mestierante, in sostanza. D'accordo, La strada era un grosso film. Grande,
soprattutto, per l'uso che fa dellenergia negativa. Ma questo semplice nucleo... |
Alvy Singer |
Adesso mi piglia un
colpo. |
Annie Hall |
Smetti di starlo a
sentire. |
Uomo della fila |
Sai, bisogna che ci sia
sempre un filo conduttore, da unidea allaltra, da una trovata all'altra.
Capisci cosa intendo dire? |
Alvy Singer |
Mi urla i suoi pareri
nellorecchio. |
Uomo della fila |
Prendi Giulietta degli spiriti, o prendi sennò
il Satyricon. Per me, io li
trovo incredibilmente indulgenti. Rendo lidea? Fellini è, per me, uno dei registi
più indulgenti. Sul serio... |
Alvy Singer |
La parola chiave qui è
indulgente. |
Uomo della fila |
Senza però arrivare...
beh, mettiamola così... |
Alvy Singer |
Oh mio Dio! Ha ragione.
Perché mi sono disamorato di Allison Portchnik? Era... era bella. Ci stava. Era... era
davvero intelligente. Ci risiamo... alla vecchia battuta di Groucho Marx? Che... che io
non accetterei dessere socio dun circolo che accettasse fra i suoi soci uno
come me? |
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