Scena1 |
Isaac "Ike" Davis |
Woody Allen |
Tracy |
Mariel Hemingway |
Emily |
Anne Byrne |
|
Tracy
(indicando la tv) |
Oh, guarda, favoloso, dopo
danno un film con W.C. Fields! |
Ike (WA) |
Mhm. |
Tracy |
Oh, grandioso, lo
guardiamo eh? |
Emily |
Perché non le
telefoni? |
Ike |
No, non lo farei mai.
Lho proprio persa. Sai, io... io la tenevo proprio a distanza e non volevo mai
offrirle una possibilità. Ed era così dolce. Sai che... mi telefonò e lasciò un
messaggio alla segreteria telefonica un mese fa,, in cui mi avvisava che davano La grande illusione alla televisione...
Capisci. E io non ho mai ricambiato la chiamata, niente... |
Scena2 |
Isaac "Ike" Davis |
Woody Allen |
Tracy |
Mariel Hemingway |
|
Ike (WA) |
(...) Allora, cosa vuoi fare stasera? Qualunque cosa.
Possiamo andare al cinema, a... ti porto a ballare se vuoi. Qualunque cosa, decidi tu. |
Tracy |
Qualsiasi cosa? |
Ike |
Assolutamente. |
Tracy |
Ok, lo so cosa possiamo
fare. |
Ike |
Via quel brutto sguardo
dalla faccia. |
Tracy |
Taci. Non è brutto.
(faranno il giro in Carrozza per la città) |
Scena3 |
Isaac "Ike" Davis |
Woody Allen |
Mary Wilke |
Diane Keaton |
Yale |
Michael Murphy |
Tracy |
Mariel Hemingway |
|
Ike (WA) |
Ma sai che stai facendo
proprio la voce del topo dei cartoni animati di Tom e Jerry? |
Tracy |
Ma mi prendi in giro? |
Ike |
No, no, ci ho fatto
caso. |
Tracy |
Senti chi parla! Ce
lhai tu la voce nasale! |
Ike |
Sì, sì, parli proprio
come il topo; è un'arte. |
Tracy |
Oh beh, grazie. |
Ike |
Lo so che ho la voce
nasale. Naturalmente. |
Yale |
Sai che dobbiamo
smettere di vederci, vero? |
Mary |
Oh, sì, certo...
certo. Capisco. Lavevo immaginato dal tono della tua voce al telefono. Molto
autoritario, lo so... come il Papa o il computer in 2001 Odissea
nello spazio. |
Scena4 |
Isaac "Ike" Davis |
Woody Allen |
Jill |
Meryl Streep |
|
Ike (WA) |
Vedi, per me, un gran
bel film è quello con W.C. Fields. Ecco cosa mi piace. La grande
illusione... quello... quello lo vedo tutte le volte che
lo danno alla tv... se, se naturalmente, se so che lo danno... |
Ike |
Sono venuto qui per
strangolarti. |
Jill |
Niente di quello che ho
scritto è falso. |
Ike |
Come sarebbe? Da quel
tuo libro vengo fuori come una specie di Lee Harvey Oswald. |
Jill |
È la cronaca fedele
del nostro matrimonio. |
Ike |
E così io sono un
narcisista? |
Jill |
Non credi di essere un
po' ossessivo riguardo a te stesso? |
Ike |
E... e misantropo? E
mitomane? |
Jill |
Beh, insomma, ho
scritto anche delle cose carine sul tuo conto. |
Ike |
Per esempio? Cosa? |
Jill |
Cosa? Beh, che per
esempio piangi quando vedi Via col vento. |
Ike |
Oh, Gesù. |
Ike
(parlando al registratore) |
Beh, devo essere
ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco unottima domanda.
Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok.
Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo
movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues...
i film svedesi naturalmente... Leducazione
sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra,
quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracy. |
Scena5 |
Isaac "Ike" Davis |
Woody Allen |
Mary Wilke |
Diane Keaton |
Yale |
Michael Murphy |
Tracy |
Mariel Hemingway |
|
Ike (WA) |
(...)
E duro vivermi accanto. Domani, andiamo al cinema di Bleeker Street, così ti faccio
vedere un film con Veronica Lake, ti va? |
Tracy |
Daccordo.
Veronica Lake, quella con i capelli rossi? |
Ike |
No, quella è Rita
Hayworth. Insomma, una volta per tutte: dobbiamo sempre tornarci su questo punto? |
Tracy |
Chi, Rita chi? |
Ike |
Rita Hayworth. Mi stai
prendendo in giro? Io non capisco mai quando scherzi! |
Tracy |
Ma certo che sto
scherzando, cosa credi, che non sappia niente di ciò che è avvenuto prima di Paul
McCartney o che so? |
Yale |
Mary e io abbiamo
inventato l'Accademia dei Sopravvalutati... (...) |
Mary |
Oh, beh, allora Vincent
Van Gogh (pronunciato Van Goch)
o Ingmar Bergman? |
Ike (WA) |
Van Goch? Ha detto Van Goch? |
Mary |
O Ingmar Bergman? |
Ike |
Van Goch. |
Yale
(a Mary) |
Oh,
adesso... ti sei messa nei pasticci con Bergman. |
Mary |
Cosa vuoi dire? |
Ike |
Bergman? Bergman è
lunico genio del cinema oggi, credo. Voglio dire... |
Yale |
Lui è un patito di
Bergman, sai. |
Mary |
Oh, per favore... ma
Dio, lei è così all'opposto! Cioè, lei scrive quello show televisivo assolutamente
fantastico, brillante, divertente, mentre la sua ottica è tanto scandinava.
È tetro, mio Dio! E poi, tutto quel Kierkegaard, giusto? Capite, il pessimismo
adolescenziale è ora di moda. Certo, "Il silenzio", Dio, "Il
silenzio". Ok, ok, ok, va bene, mi piaceva quando studiavo a Radcliffe, ma, superiamo
questo stadio ragazzi, è assolutamente necessario! |
Yale |
Ah, credo che io devo
mettermi con lui e Ingmar. |
Ike
(a Tracy) |
Portamela
via! Non credo che potrò reggere un minuto di più. È proprio uno strazio. |
Mary |
Oh, no, no, no, no, non
capite? Ragazzi, non capite che si tratta dell'arrogare ai propri guai psicologici e
sessuali una dignità filosofica e universale? Ecco cosè. |
(
) |
Ike
(a Mary) |
E
stato un vero piacere averla incontrata. |
Mary |
Già. |
Ike |
Un piacere e una vera
scoperta, ma dobbiamo andare. |
Mary |
Sì... già. |
Ike |
Perché dobbiamo fare
qualche... abbiamo da fare un po' di spese, lavevo dimenticato. |
Mary |
Ehi, sentite. Ehi, non
avrei voluto mettermi in questa discussione. Davvero, cioè, io sono appena arrivata qui
da Philadelphia. Sapete, noi crediamo in Dio così, ok? |
Ike |
Ma cosa diavolo
significa questo? |
Mary |
Questo? |
Ike |
Ma cosa... cosa...
trovi, cosa trovi... cosa intende dire, questa? |
Mary |
Beh, cosa? |
Ike |
«Sono di
Philadelphia», «Credo in Dio». cosa... che significa... (a Tracy) Per te questa cosa ha un senso qualsiasi? |
(
) |
Ike |
Me la prendo perché
detesto quellimmondizia pseudo-intellettuale. E poi pedante. Van Goch, hai sentito?
Diceva «Van Goch». Come potevo soffrirla, pareva parlasse arabo! Come potevo... e se
avesse fatto un'altra sola notazione su Bergman... le rompevo le lenti a contatto. |
Scena6 |
Isaac "Ike" Davis |
Woody Allen |
Mary Wilke |
Diane Keaton |
Dennis |
Michael O'Donoghue |
|
Dennis |
Sono alle prese con la
regia di un film tratto da un mio soggetto... e il protagonista è uno che scopa così
bene... |
Ike (WA) |
Scopa così bene? |
Dennis |
... scopa così bene,
che quando... porta una donna all'orgasmo, lei ne è così soddisfatta... che ne muore,
capito? Però cè qualcuno... scusami, che trova questo negativo. |
Mary |
Certo! Negativo... Dio,
peggio che negativo. È aggressivo e omicida. |
Dennis |
Ti prego... |
Ike |
Lei muore? |
Mary |
Devi... devi perdonare
Dennis. |
Dennis |
Potrebbe non volerlo. |
Mary |
Lui è Harvard che va
direttamente a Hollywood. |
(
) |
Ike |
Oh, veramente gente
interessante i tuoi amici. |
Mary |
Oh, lo so. |
Ike |
Potrebbero essere il
cast di un film di Fellini! |
Mary |
Credo di essere ancora
innamorata di Yale. (...) |
Ike |
Sono stordito. Sono...
sono... in uno stato di... qualcuno dovrebbe coprirmi con una coperta. Capisci, sono... |
Mary |
Beh, vedi, mi ha
telefonato varie volte ed era in uno stato veramente depresso e angosciato. E mi ama
ancora. |
Ike |
Sta diventando un film
commedia anni Cinquanta! Qualcuno dovrebbe cominciare a servire dei Martini. |
|