Trama e Critica

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Broadway Danny Rose  Broadway Danny Rose        
        

Trama:

Broadway Danny RoseUn gruppo di comici rievoca la figura di Danny Rose, l'impresario che sostiene gli artisti più bizzarri e impopolari di New York. Viene raccontata la storia di Lou Canova, un cantante ormai tramontato che Rose aveva "resuscitato" e inserito in un programma del Waldorf Astoria. La sera del debutto, Lou vuole avere tra il pubblico la sua amante, Tina Vitale, ex-moglie di un gangster, e chiede a Danny di rintracciarla. L'impresario la contatta ma Tina non vuole rivedere Lou. Danny la insegue e finisce ad una festa di mafiosi. Uno di loro è fidanzato con Tina, e crede che Danny ne sia l'amante. Inseguiti, vengono imprigionati in un capannone. Dopo essersi liberati, raggiungono il Waldorf e Lou, rincuorato, riscuote grande successo. Alla fine della serata, il cantante comunica a Danny di aver trovato un altro impresario. Dopo qualche tempo, Tina e Lou si lasciano. La donna scopre di amare Danny e lo raggiunge nel giorno del Ringraziamento.

Sali   


Critica da "FilmTv":

Uno dei più divertenti Woody Allen di sempre. Uno scontro al vertice tra due atteggiamenti comici: quello sofisticato e "intellettuale" di Woody Allen e quello italoamericano e "maccheronico" di Nick Apollo Forte, di professione "crooner" (i cantanti melodici) e intrattenitore brillante. Si ride spesso, ma non mancano i risvolti amari: Allen disegna una parabola sul successo effimero e la lealtà che non può lasciare indifferenti. Di sicuro non ha lasciato indifferente Carlo Verdone, che nel suo film "C'era un cinese in coma" racconta una vicenda abbastanza simile. Anche Mia Farrow, nonostante tutto, presta bene il fianco a un ruolo divertente. Da ricordare la sequenza della festa italiana, con Woody spaesato più che mai.

Sali   


Critica di Emanuela Martini, "FilmTv":

Broadway Danny RoseAffettuoso e tristissimo, forse il "testamento" più bello di Woody Allen sul mondo dello spettacolo. Lo spettacolo più piccolo, quello sempre un pò ai margini, sempre a rincorrere la grande occasione. Un film di lancinante onestà e appassionato rigore. Bianco e nero e musica impeccabili; squarci comici irresistibili; una Mia Farrow inedita, in versione "maggiorata".

Sali   


Critica da "Il Mereghetti 2000":

Ritratto sommesso e partecipe del mondo dello spettacolo da «dietro le quinte» (tutto il film è raccontato in flashback da un gruppo di comici) è, con "Ombre e nebbia", il film più «religioso» del regista, tutto concentrato sui temi della colpa, del tradimento, del Bene e del Male, del rimorso e della redenzione. Le situazioni comiche e gli equivoci tipici della commedia (la sguaiata tina è l'ex moglie di un gangster e due fratelli mafiosi vogliono uccidere chiunque le si avvicini) non sminuiscono il desolante ritratto ritratto dello showbiz e di un mondo ostile dove Danny assomiglia sempre più al biblico Giobbe, un «santo» la cui missione è quella di salvare i derelitti, un profeta «imperfetto e confuso» come richiede il tono dolcemente tenero del film.

Sali


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