Trama e CriticaTrama:
Critica da "FilmTv": Uno dei più divertenti Woody Allen di sempre. Uno scontro al vertice tra due atteggiamenti comici: quello sofisticato e "intellettuale" di Woody Allen e quello italoamericano e "maccheronico" di Nick Apollo Forte, di professione "crooner" (i cantanti melodici) e intrattenitore brillante. Si ride spesso, ma non mancano i risvolti amari: Allen disegna una parabola sul successo effimero e la lealtà che non può lasciare indifferenti. Di sicuro non ha lasciato indifferente Carlo Verdone, che nel suo film "C'era un cinese in coma" racconta una vicenda abbastanza simile. Anche Mia Farrow, nonostante tutto, presta bene il fianco a un ruolo divertente. Da ricordare la sequenza della festa italiana, con Woody spaesato più che mai. Critica di Emanuela Martini, "FilmTv":
Critica da "Il Mereghetti 2000": Ritratto sommesso e partecipe del mondo dello spettacolo da «dietro le quinte» (tutto il film è raccontato in flashback da un gruppo di comici) è, con "Ombre e nebbia", il film più «religioso» del regista, tutto concentrato sui temi della colpa, del tradimento, del Bene e del Male, del rimorso e della redenzione. Le situazioni comiche e gli equivoci tipici della commedia (la sguaiata tina è l'ex moglie di un gangster e due fratelli mafiosi vogliono uccidere chiunque le si avvicini) non sminuiscono il desolante ritratto ritratto dello showbiz e di un mondo ostile dove Danny assomiglia sempre più al biblico Giobbe, un «santo» la cui missione è quella di salvare i derelitti, un profeta «imperfetto e confuso» come richiede il tono dolcemente tenero del film. |
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