Trama e critica
Trama:
Marion Post è
una cinquantenne preside della facoltà di filosofia di New York. Sposata ad un
cardiologo, Ken, la donna ha un fratello sposato e un padre ottantenne. Un giorno,
nell'appartamento di Manhattan in cui è solita rinchiudersi per lavorare, sente delle
voci provenire da una grata. Si tratta dei pazienti dello psicologo che ha lo studio
nell'appartamento accanto. Incuriosita, scorge dallo spioncino una donna incinta, Hope, di
cui ha ascoltato la confessione. Il giorno dopo apprende che il fratello sta per
divorziare dalla moglie Lyn. Una sera, Marion vede Hope e decide di seguirla, ma la perde
di vista. Poco dopo incontra la vecchia amica Claire, che ha sposato un regista. I tre
vanno a cena insieme e Claire rinfaccia a Marion un'antica rivalità. Qualche giorno dopo,
Marion sta lavorando al suo libro ma, stanca, si addormenta e ha uno strano sogno in cui
compaiono i protagonisti della sua vita passata e presente. L'indomani, in un negozio di
antiquariato, Marion incontra Hope. Le due donne fanno amicizia e si recano in un
ristorante, dove Marion parla della propria vita. Nel suo appartamento, Marion ascolta
Hope mentre parla di lei allo psicologo. Tornata a casa, la protagonista decide di
lasciare Ken, che ha sorpreso con un'altra donna. Marion cerca di rintracciare Hope, ma la
terapia è finita. Decide poi di leggere il romanzo di Larry, un uomo che era stato
innamorato di lei e che aveva tentato di sedurla il giorno del suo matrimonio con Ken.
Critica da "Il Mereghetti 2000":
Straordinario studio di figura femminile,
sicuramente il più complesso e maturo che Allen abbia mai realizzato. Alcuni suoi temi
tipici come la cerebralità e la psicanalisi, altrove affrontati con un registro comico,
qui tornano trasfigurati in una disamina esistenziale tanto amara quanto lucida e
toccante. Evidente linfluenza di Bergman (cè persino il suo direttore della
fotografia, Sven Nykvist), ma Allen dimostra di saper rielaborare in proprio angosce e
atmosfere del regista svedese. Eccellente Gena Rowlands, che mette da parte gli
istrionismi del passato trovando una misura recitativa di rara bellezza. È il primo film
da lei interpretato dopo la morte del marito John Cassavetes, e il terzo «serio» di
Woody dopo "Interiors" e "Settembre". Da notare: è lunico film di
Allen in cui una cura psicoanalitica viene portata a termine positivamente.
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