Trama e CriticaTrama:
Critica di Tullio Kezich, "Il Corriere della Sera": Woody ci ha raccontato ancora una volta, nella sua tipica commistione di immagini della Grande Mela e folate di jazz, quanto è difficile vivere da artista, o semplicemente da fragile essere umano, tra scenari ingannevoli e tensioni insopportabili. Critica di Claudio G. Fava, "La Rivista del Cinematografo": Film in qualche modo zoppicante e imperfetto, Alice, con tutti i suoi difetti resta pur sempre un'eccezione in un cinema sempre più vitalistico e rumoroso e avventurato. Critica da "Il Mereghetti 2000": Elegante e ironico ritratto della nevrosi di una classe che spreca la propria vita, con un insolito finale non riconciliato (la Farrow fa visita a Madre Teresa di Calcutta e decide di dedicare la sua vita ai bambini poveri di N.Y.). divagazioni magiche (voli sulla città, un ballo col fantasma del primo amore, la possibilità di diventare invisibili) tendono a complicare stranamente la trama di un film irrisolto. Il saggio cinese al quale la protagonista si rivolge per trovare una soluzione ai suoi problemi è Keye Luke, negli anni Quaranta il «figlio numero uno» di Charlie Chan. |
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