Trama e Recensioni
Trama:
New York, fine anni Venti. Il giovane
commediografo David Shayne tenta di far rappresentare la sua nuova opera ma non trova i
finanziamenti. Scende così a patti con un boss della malavita, che in cambio pretende di
far recitare una sua protetta, Olive. Protagonista femminile sarà Helen Sinclair, una
stagionata diva di Broadway; protagonista maschile Warner Purcell, un attore inglese.
Durante le prove, Olive, che il suo protettore fa seguire costantemente da Cheech, il suo
tirapiedi, dimostra di non essere all'altezza della situazione. Cheech interviene sempre
più spesso nel lavoro di David, apportando cambiamenti sia ai dialoghi che alle scene. Il
copione viene riscritto a quattro mani da Cheech e David, che nel frattempo ha una
relazione con Helen, Olive, invece, si vede segretamente con Warner, che viene minacciato
da Cheech. A Boston la commedia ottiene un grande successo, ma Cheech, scontento di Olive,
la elimina. Il debutto newyorchese è un trionfo. Il boss, che ha capito tutto, fa
uccidere Cheech. David lascia Helen, si riconcilia con la moglie e abbandona ogni
velleità artistica.
Recensione di Paolo Mereghetti, "Il Mereghetti"
2000:
Una
commedia fintamente leggera, una delle più sincere (e disperate) confessioni sul teatro e
sulla creatività che il cinema ci abbia offerto, scritta dal regista in collaborazione
con Douglas McGrath. Con uno sguardo lucido impietoso, Allen «costruisce un edificio
perfetto e poi lo dinamita dall'interno, trasformando i suoi eroi in pusillanimi» e
obbligando i suoi personaggi a capire le conseguenze delle proprie azioni (la metamorfosi
di David che da genio incompreso si trasforma in un uomo cosciente dei propri limiti). E
soprattutto costringe tutti a confrontarsi sulla vita reale, dove i tradimenti (di David
con, Helen e della fidanzata Ellen col collega Flender) non sono solo battute da recitare,
così come la morte mette fine davvero alla vita. Splendida Dianne West (premiata con l'Oscar per la miglior attrice non protagonista) che nel suo
personaggio cita apertamente la Margo Channing di "Eva contro Eva".
Recensione di Maurizio Imbriale, "Tempi Moderni":
Woody
Allen, ovvero la leggerezza. Il narrare di cose complicate come l'arte e la sottilissima
demarcazione tra il genio e la mediocrità con semplicità, divertimento e un sottile velo
di melanconia.
"Pallottole su Broadway" è ambientato nella New York degli anni '20.
David Shayne (un ottimo John Cusack) ottiene dal suo produttore che la sua nuova commedia
venga messa in scena in un teatro di Broadway. Il finanziatore dello spettacolo è in
realtà un temuto gangster mafioso, Nick Valenti, in cerca di una scrittura per la sua
bella Olive (l'esilarante Jennifer Tilly), una ballerina totalmente priva di talento, che
è scortata passo passo dalla sua guardia del corpo, Cheech (il bravo Chazz Palminteri),
un uomo rude, ma sensibile che ha vissuto tutto e molto. Lo scrittore accetta il
compromesso ma riesce anche ad ottenere, per la parte principale, Helen Sinclair (Dianne
Wiest), una delle migliori attrici di Broadway che sta cercando di risollevare la sua
carriera dopo una serie di insuccessi. Ben presto David s'invaghisce della prima attrice
ed è costretto, suo malgrado, ad adattare il testo alle esigenze dei suoi attori. Durante
le prove, Cheech suggerisce a David alcune varianti al copione che si rivelano prodigiose
per intuizione e profondità. A poco a poco Cheech conquista la fiducia di David sino a
diventare il vero autore del nuovo copione. Quando l'improvvisato scrittore si avvedrà
che la commedia è rovinata dall'interpretazione di Olive non esiterà ad
"eliminarla" in nome dell'arte, con conseguenze imprevedibili. Su questo
canovaccio geniale Woody Allen imbastisce una sceneggiatura complessa che interseca vari
livelli di lettura: l'intrattenimento puro, la riflessione sulla vera natura dell'arte, la
messa in scena di un mondo ormai scomparso, quello del palcoscenico. Un capolavoro.
Critica da "FilmTv":
Ancora
una volta in punta di piedi, Woody Allen trova questa volta un interprete perfetto: Chazz
Palminteri. Che tra l'altro scrisse davvero una storia "vissuta" sulla propria
pelle come Cheech, quella storia che poi sarebbe diventata "Bronx" di
Robert De Niro. L'intero cast, comunque, ha talento da vendere.

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