Trama e criticaTrama: Sam (Allen), critico cinematografico maniaco di Casablanca e divorziato dalla moglie (Anspach), chiede consigli al fantasma di Bogart (Lacy) su come trattare le donne: ma la sua timidezza ha sempre la meglio. Finirą con landare a letto con la moglie (Keaton) del suo migliore amico (Roberts), ma in un finale allaeroporto ricalcato su quello del suo cult-movie, Allen si comporterą finalmente in modo degno di Bogey. Critica da "Il Mereghetti 2000": Rispetto al testo teatrale dello stesso Allen, il film di Ross approfondisce laspetto di parodia cinefila, giocando abilmente con la riproposizione delle sequenze del film di Curtiz del 1942. Molte situazioni e battute (sulle mode intellettuali o la cultura alternativa) sono invecchiate, ma il ritmo resta brillante e praticamente senza soste. Allen perfeziona i suoi cavalli di battaglia (il sesso, le donne, i complessi dellintellettuale ebreo) e la sua mimica a base di tic e contorcimenti (memorabile la sua nevrosi nellincontro con Sharon interpretata dalla Salt). Il personaggio di Allen nelloriginale si chiama Allan Felix, e non Sam, ma i distributori italiani hanno pensato che il pubblico non potesse comprendere lallusione del titolo alla celebre frase «Play it again, Sam» che, in Casablanca, Ingrid Bergman dice al pianista nero appena riconosce che suona As Time Goes By. Woody Allen diretto da Herbert Ross in una commedia di origine teatrale che fa parte della memoria storica di unintera generazione. Brillante satira di miti contemporanei: il divismo, la psicoanalisi, i luoghi comuni... Critica di Francesco Mininni, "Magazine italiano tv": Un'impareggiabile commedia da un testo teatrale dello stesso Allen: sorrisi, nostalgia, stile e umanitą sono i suoi ingredienti principali. Un film che incanterą gli appassionati di Bogart, ma che divertirą anche tutti gli altri.
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